Skip to content Skip to footer

Storia del
Carnevale di
Montescaglioso

Il Carnevale Montese affonda le sue origini nell’anno 1638 ed è annoverato ad essere il più antico della Basilicata e tra i più antichi in Italia. Lo attesta un documento datato 7 febbraio 1638. Il letterato Domizio Persio, residente a Matera, ma discendente di Altobello, autore dei capitelli dell’Abbazia di S Michele Arcangelo, è stato “persuaso” dal Cavaliere Tommaso Stigliani di Matera poeta e letterato tra i più importanti del 600 a venire a Montescaglioso “per stare alcuni giorni di Carnevale”. Si tratta del primo Carnevale di Corte dei Marchesi di Montescaglioso dal quale poi ha avuto inizio quello che oggi è considerato il più importante Carnevale Lucano che attualmente è composto dal Carnevalone tradizionale Montese e dal Carnevale Allegorico che rivivono per tutto il mese di febbraio e terminano la notte del Martedì Grasso. Il Carnevale di Montescaglioso è una manifestazione vivace, dinamica, aperta a tutte le fasce d’età e ai più diversi strati sociali grazie al giusto mix di tradizioni e innovazione. L’iniziativa si contraddistingue per originalità, unicità dell’idea e continuità della tradizione. La particolarità allegorica del Carnevale Montese ha inizio negli anni ‘50 quando iniziarono a comparire manufatti in cartapesta realizzati da artigiani locali e furono organizzate le prime sfilate dei Carri Allegorici che da allora vengono riproposte puntualmente ogni anno.

Ha avuto così inizio il Carnevale Montese così come oggi è conosciuto. Il successo, registrato fortemente nel corso degli anni, oltre ad avere grande impatto nella valorizzazione e diffusione della cultura e della tradizione legata al “Carnevalone”, ha saputo fare di un evento tradizionale anche un evento di importante promozione turistica e di grande valenza sociale e culturale, riuscendo ad entusiasmare e coinvolgere migliaia di giovani e non.

La manifestazione, ripetuta annualmente, è cresciuta e si è sviluppata soprattutto dagli anni 90 con una crescita esponenziale grazie al perfezionamento dei manufatti e alla presenza di artisti di rilevanza nazionale. La tradizione è stata portata avanti anche negli anni della pandemia con il cosiddetto “Carnevale in streaming” non subendo dunque nessuna interruzione dagli anni 50 e raggiungendo una massima rilevanza negli ultimi anni, durante la serata del Martedì Grasso, in cui sul palco si sono esibiti personaggi, dj e produttori noti nel panorama musicale della Dance Italiana degli anni 90, (DJ Speciale da Radio Italia Network, Provenzano DJ , Gigi D’Agostino, Gabry Ponte, Eiffel 65, Giorgio Prezioso, Fargetta, Carolina Marquez, Haiducii e tanti altri appartenenti al network radiofonico nazionale M2O, lo “zoo di 105” e non solo). Non è stata da meno la 65° edizione che è iniziata con la presentazione dell’evento di domenica 28 gennaio 2024 e proseguita con le cinque sfilate del 3 – 4 – 11 e 13 febbraio. Sfilate di carri allegorici, spettacoli, concerti e attrazioni per bambini, fino al tradizionale Carnevalone del martedi mattina hanno contraddistinto una edizione 2024 dai grandi numeri e dal grande successo. Quattro i manufatti che hanno partecipato al concorso indetto mesi prima e che hanno animato le vie cittadine. I temi riprodotti hanno toccato la riflessione sulle disuguaglianze socio economiche ma anche l’ironia della poesia di Totò o l’invito a cambiare rotta in un mondo alla deriva tra guerra, discriminazione e inquinamento. Per la parte artistica, abbiamo deliziato il grande pubblico con artisti del calibro di Cristian Marchi e le vere icone degli anni 90: Nathalie Arts, Roby Santini e Carolina Marquez.

Diverse le attività collaterali che dal mese di gennaio fino al mese di agosto, vengono svolte a supporto della manifestazione: convegni, mostre, laboratori e incontri che suggellano lo stretto rapporto e l’importanza tra la città e la tradizione carnascialesca.

Da qualche anno si è ripresa anche la tradizione del popolare rito de “U zit e a zit“, rievocazione storica di rimando al primo Carnevale di Corte dei Marchesi del ‘600 che si conclude con lo sfascio della “Pignata” a cui partecipano persone di ogni età e che arricchisce il vasto programma. Nell’edizione 2024, grazie al connubio con le strutture ricettive, si è riusciti a far diventare parte integrante del corteo e della manifestazione diversi turisti e visitatori.

L’edizione 2024 ha segnato il record di presenze turistiche e il Carnevale Montese, con il suo ricco programma, si è confermato un evento di grande richiamo che unisce cultura, storia e tradizione.